Come insegnare l’inglese ai bambini

Come insegnare l’inglese a bambini e ragazzi

Molti educatori consigliano di insegnare l’inglese ai bambini sin dall’età più piccola. E’ un modo per abituarli alla doppia lingua e ad affrontare sin da subito le sfide del lavoro e della scuola. Gli adolescenti, invece, hanno già una piccola infarinatura e non c’è bisogno di partire da zero. In entrambi i casi, però, serve tempo, pazienza e perseveranza. Bastano tuttavia pochi facili trucchi per trasformare lo studio in un momento di gioco e di divertimento.

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Il primo consiglio è ovviamente quello di adottare delle strategie educative che siano consone ai propri livelli di conoscenza della lingua straniera. Se uno dei genitori è madrelingua o parla bene l’inglese, può adottare diversi metodi insegnamento e dare il giusto supporto al bambino o al ragazzo. Se si tratta invece di un inglese scolastico, allora è opportuno capire dove fermarsi.

Insegnare l’inglese ad un bambino

Tutti gli studi scientifici dimostrano che l’età migliore per imparare una nuova lingua è proprio l’infanzia. Il cervello infatti è più predisposto ad apprendere un nuovo linguaggio rispetto all’età adulta. E’ possibile quindi ottenere risultati migliori in tempi molto minori. Tuttavia insegnare l’inglese ai bambini non è facile.

Questo perché un bambino va invogliato, stimolato, soprattutto quando è piccolo. Bisogna attirare la sua attenzione e quale modo migliore di un gioco o di un libro? Non stiamo parlando ovviamente dei classici libri di letteratura: esistono tantissime fiabe della buonanotte tratte dai racconti della letteratura, ma è sempre il genitore a doverle leggere.

Soprattutto i bambini piccoli sono molto attratti dalle filastrocche e dalle poesie. Esistono tante filastrocche della buonanotte in inglese da poter insegnare ai più piccoli. Il ritmo candenzato, il motivetto e la canzone gli entreranno in testa velocemente e imparerà quindi anche le parole a memoria.

Come insegnare l’inglese ad un adolescente

Gli stimoli che bisogna dare ad un ragazzo o a una ragazza sono molto differenti rispetto a quelli di un bambino. L’apprendimento non deve essere una forzatura, ma qualcosa di voluto e ricercato.

Sono gli anni in cui il ruolo del genitore diventa molto difficile e facilmente l’adolescente va in competizione con mamma o papà. Perché allora non preparare delle sfide in inglese? In questo modo il genitore può esercitare il suo livello di inglese e il ragazzo può imparare. Esistono tantissimi giochi in lingua facili da preparare e molto divertenti.

Un esempio? Ti ricordi il gioco “Nomi Cose Città“? Si estrae a sorte una lettera dell’alfabeto e ciascuno dei partecipanti deve scrivere su un foglio di carta un un nome, una città, una cosa, un frutto, un animale, un fiore… che iniziano per quella lettera. Perché non provare a giocare in inglese?

Un altro momento importante può essere la visione di un DVD o di un film in inglese, con sottotitoli in inglese. Se il testo è molto difficile tieni pronto il telecomando e metti in pausa per aiutare tuo figlio a capire i termini che non conosce.

Inoltre per i ragazzi consigliamo assolutamente l’iscrizione a dei buoni camp estivi in inglese. Sarà un momento di crescita importante per l’adolescente. Potrà fare nuove amicizie, vivere esperienze indimenticabili e soprattutto riuscirà a familiarizzare con una nuova lingua semplicemente giocando.

Le cose da evitare assolutamente…

Siamo fermamente contrari all’uso degli smartphone da parte dei bambini. E’ vero che ci sono tante app interessanti che favoriscono l’apprendimento della lingua anche per i più piccoli, ma lo smartphone può essere un’arma a doppio taglio. Il bambino deve imparare a socializzare, a rispettare i sentimenti degli altri e non a nascondersi dietro lo schermo di un cellulare o di un computer.

Insegnare inglese ad un adolescente o a un bambino comporta tantissima pazienza. Non è facile seguirlo ogni giorno in questo suo nuovo processo di crescita. Non bisogna mai abbandonare, sono la costanza e la perseveranza a produrre i risultati migliori. Piuttosto quindi che sgridarlo quando commette degli errori, premialo quando impara ad usare un nuovo vocabolo.

Infine non lasciare mai da solo il ragazzo o il bimbo in questa sua fase di apprendimento. Seguilo e monitora i suoi progressi costantemente. Solo in questo modo potrai sapere se il metodo di insegnamento scelto è adatto oppure bisogna effettuare delle modifiche. Il bambino infatti va motivato così da tenere alta la concentrazione e l’entusiasmo.